Il viaggio verso la salute
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CHI SONO
Laureata in Dietistica presso l’Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Medicina e Chirurgia, con lode il 29 novembre 2006. La Tesi è stata svolta nell’ambito della disciplina di Gastroenterologia sul tema della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili attraverso il corretto utilizzo dell’alimentazione e dell’attività fisica, recante il titolo “Stili di vita e prevenzione di malattia”.
Nella primavera
Attualmente svolge attività di libera professione presso il suo Ambulatorio privato con sede a Riccione (provincia di Rimini).
Iscritta all’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), all’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID), all’Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso (AIDAP), all’Associazione Italiana Celiachia (AIC).
PERDERE PESO senza perdere il senno
Qualche esempio? Le diete a base di un solo alimento o gruppo alimentare, come quelle che propongono di consumare esclusivamente frutta o patate o carne. Questo tipo di alimentazione non fornisce all'organismo tutti i nutrienti necessari al suo buon funzionamento: per esempio se si consumano in prevalenza alimenti proteici, il surplus di questi nutrienti comporterà un sovraccarico di lavoro per i reni. Ma sono altrettanto dannose sia le diete che prevedono pochissimi carboidrati (perchè possono provocare uno stato di affaticamento a livello epatico) sia quelle a contenuto calorico molto basso che fanno dimagrire inizialmente ma sul lungo periodo provocano uno stato di sofferenza a livello del metabolismo cellulare e di tutti i tessuti dell'organismo.
DIMINUIRE LE CALORIE, SENZA ESCLUDERE NULLA. Una dieta per essere sana deve essere bilanciata per quanto riguarda i nutrienti che fornisce. Inoltre devono essere presenti vitamine, minerali e fibre in abbondanza. L'ideale è suddividere l'apporto calorico in tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) più uno o due spuntini. In questo modo si riesce a controllare meglio la fame e non si favoriscano i meccanismi che ci portano alla deposizione di grassi di riserva, come avviene quando si consuma un solo pasto al giorno.
Dimagrire è una cosa seria, meglio affidarsi ad un esperto!
RELAZIONE EMPATICA
La relazione tra paziente e dietista sarà dunque aperta e fiduciosa, ed in questa sarà possibile cooperare per identificare e risolvere i problemi che si incontreranno lungo il percorso dietoterapeutico. Lungo la "strada" verso il cambiamento il paziente sarà sempre considerato un collaboratore attivo e non un raccoglitore passivo d'informazioni.
Un valido e ben strutturato approccio psicologico di tipo cognitivo comportamentale rappresenta dunque un aiuto per il soggetto sovrappeso/obeso in grado di aumentare il suo senso di efficacia e la sua motivazione.